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Sistemi di continuità elettrica UPS a barra DIN proposti da Mean Well

Il modulo buffer Mean Well DBUF: affidabile, silenzioso e compatto per alimentazione di data e cloud center

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Pubblicato il 16 settembre 2020 - 00:00

Sistemi di continuità elettrica UPS a barra DIN proposti da Mean Well

La presenza di gruppi di continuità UPS all'interno di applicazioni AC e DC sta diventando una realtà sempre più diffusa. La garanzia di un'alimentazione sicura anche in caso di guasto alla rete elettrica è infatti una prerogativa imprescindibile di varie applicazioni.

Il sempre più diffuso utilizzo di video conference e smartworking per esempio, ha comportato un’esponenziale crescita dell’invio di dati attraverso data center e cloud che a loro volta richiedono un’alimentazione stabilizzata in modo da garantire la corretta e continuativa trasmissione dei dati. Proprio questa infatti è una delle applicazioni tipiche in cui vengono utilizzati gruppi di continuità.

In cosa consiste un'applicazione UPS?

Al giorno d’oggi è necessario prevedere un sistema di continuità elettrica (UPS) laddove le apparecchiature elettriche non possono in nessun caso rimanere senza corrente, evitando di creare un disservizio o perdita dati più o meno grave.

L’UPS (Uninterruptible Power Supply) è composto da: pacchi batteria, inverter e circuiti di controllo. Il suo funzionamento consiste nel caricare le batterie quando collegato alla rete elettrica e, quando scollegato dalla rete, l’UPS ha il compito di rilasciare al carico la corrente immagazzinata nelle batterie.

L’UPS, come sopra descritto, è composto da batterie e quindi risulta essere adatto per applicazioni dove si presentano frequenti interruzioni di corrente ma, ad ogni modo, bisogna tenere presente che, in caso di guasto della rete AC, l’UPS impiega circa 2-10 millisecondi per avviare la funzione di stabilizzazione della tensione.

Ulteriore dettaglio da considerare è il range di temperatura di lavoro delle batterie presenti nell’UPS che solitamente è di 0-40°C; in alcune applicazioni è dunque necessario prevedere delle ventole aggiuntive garantendo così la corretta dissipazione del calore. Al fine di proporre un prodotto migliorativo, i produttori di alimentatori, hanno introdotto nel mercato i moduli buffer.

Modulo buffer o sistema UPS?

Come si può vedere dalla tabella qui di seguito, sono evidenti le differenze tra modulo buffer e sistema UPS. Il modulo buffer è composto da condensatori che portano a diversi vantaggi: miniaturizzazione, basso costo, bassa manutenzione e risposta di intervento più rapida rispetto all’UPS.

I condensatori interni del modulo buffer e l'uscita dell'alimentatore sono collegati in parallelo (vedi figura 3); infatti, quanto l'uscita dell'alimentatore si spegne o entra in errore, il condensatore nel modulo buffer fornirà immediatamente energia, garantendo così il tempo sufficiente per l'archiviazione dei dati.

Il modulo buffer è particolarmente adatto per apparecchiature d'elaborazione dati o apparecchiature per l’alimentazione di computer industriali. Se l’utenza finale richiede un carico maggiore o più tempo per l'archiviazione dei dati, è possibile utilizzare più moduli buffer in parallelo, come mostrato nella figura 4.

Il modulo buffer Mean Well DBUF, nelle versioni a 20A e 40A, risulta essere la scelta intelligente per la maggior parte degli utenti per la sua affidabilità, poca rumorosità, per le dimensioni compatte e per l'ottima temperatura di lavoro.