Display touch con tecnologia capacitiva, resistiva e hover touch

Pubblicato il : 14/03/2023 11:00:00

Automazione industriale, elettronica di consumo, servizi pubblici, settore medicale e GDO: il display touch screen è un dispositivo elettronico sempre più diffuso sia a livello business che consumer in grado di garantire un’interazione intuitiva con i sistemi informatici.

I touchscreen possono essere suddivisi in due tipologie principali:

  • Display resistivi, costituiti da materiali conduttivi e isolanti;
  • Schermi capacitivi, basati sulla conducibilità elettrostatica.

Ma non solo: le innovazioni tecnologiche sui display professionali stanno portando alla diffusione di touch screen “contactless”, con effetto hover tramite sensori infrarossi. Scopri in questo articolo caratteristiche, differenze e applicazioni dei touchscreen resistivi e capacitivi e le più recenti novità nel campo degli schermi touch industriali.



Display e tecnologie touch



Come funziona un display resistivo



Lo schermo resistivo sfrutta una tecnologia relativamente semplice: il pannello è composto da due strati di materiale conduttore con una determinata resistenza elettrica (da cui il termine “resistivo”), rivestiti da un sottile strato di isolante in resina epossidica.

Quando un utente preme sul display resistivo, le due superfici vengono a contatto e generano un segnale elettrico (detto “partitore di tensione”) che viene poi elaborato dalla scheda elettronica. Trattandosi di un movimento meccanico, è possibile usare qualsiasi strumento in grado di far pressione sullo schermo, dalle mani guantate al pennino. In numerose applicazioni il touchscreen resistivo è stato sostituito da quello capacitivo, più resistente e sensibile al tocco: i display resistivi però vengono ancora largamente impiegati nell’industria per il costo ridotto, il basso consumo e il facile funzionamento.



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Come funziona uno schermo capacitivo



Il touch screen capacitivo si basa invece sulla tecnologia della conduzione elettrostatica, più sofisticata rispetto al display resistivo e consente di interagire attraverso uno o più input tattili (in questo caso “multi touch”). Lo schermo capacitivo è composto da un sottile strato di ossido metallico, che ricopre il display in vetro e può attivare dei condensatori.

Quando un utente preme sul touch screen capacitivo, una piccola parte della carica elettrostatica viene trasferita alla superficie del display e il segnale poi viene elaborato dalla scheda elettronica. Il meccanismo è legato alla capacità dielettrica dei materiali, per cui gli input possono essere percepiti solo da materiali conduttori, tra cui le dita umane. Il touch screen capacitivo trova larga diffusione nei dispositivi consumer, retail e GDO grazie alla maggiore visibilità e sensibilità, resistenza all’usura e praticità di pulizia.



Analisi e montaggio componenti elettronici



Le differenze tra touch screen e le novità nel mondo dei display



Le principali differenze tra un touch screen capacitivo e uno resistivo sono:

  • Tecnologia: lo schermo resistivo è basato sulla tecnologia della resistenza elettrica, mentre il display capacitivo è basato sulla tecnologia della capacità dielettrica;
  • Tocco: il display resistivo può reagire a qualsiasi tipo di input tattile, mentre il capacitivo no. I display capacitivi offrono il supporto multi-touch, mentre la maggior parte dei display resistivi non supportano l'input multi touch;
  • Precisione e sensibilità: lo schermo capacitivo è noto per la sua precisione, che permette un controllo più definito del segnale. Lo schermo resistivo non è altrettanto preciso, ma offre una buona esperienza tattile e una risposta comunque affidabile;
  • Durata e temperatura: lo schermo resistivo si esaurisce più in fretta del display capacitivo, soprattutto con l’uso intensivo. Il touchscreen resistivo però può lavorare tra i −15° C e i +55° C in ambienti sia secchi che umidi, mentre il capacitivo solo tra 0° C e +35° C;
  • Prezzo: lo schermo resistivo è generalmente molto più economico rispetto allo schermo capacitivo, anche in termini di costi di riparazione o sostituzione dei materiali.





Tra le più recenti novità in ambito display troviamo la tecnologia “hover touch”: un sistema contactless che permette agli utenti di interagire senza toccare lo schermo. Attraverso dei sensori infrarossi che rilevano quando un oggetto viene posto vicino allo schermo, il segnale arriva alla scheda elettronica che interpreta il movimento.

Lo sviluppo della tecnologia hover touch ha subito un’importante crescita a seguito della pandemia Covid-19, allo scopo di evitare la trasmissione batterica sulle superfici: un touchscreen hover unisce la sensibilità del display capacitivo alla versatilità dello schermo resistivo nel settore medicale, della vendita al dettaglio e del servizio pubblico.



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