Diodi e ponti per la gestione della corrente
Quali sono le caratteristiche dei diodi?
Il diodo è uno dei componenti fondamentali dell’elettronica; è un semiconduttore che si comporta come un interruttore unidirezionale della corrente. Consente alla corrente di circolare in un'unica direzione, impedendone la circolazione nella direzione opposta.
Il diodo è quindi costituito da due estremità metalliche, l'anodo e il catodo, ed è in grado di raddrizzare una semi onda del flusso di corrente. Applicando un flusso di corrente alternata sull'anodo possiamo prelevare un flusso continuo sul catodo, se invece applichiamo un flusso di corrente alternata, sul terminale opposto preleveremo un flusso continuo.
I diodi vengono detti anche raddrizzatori in quanto modificano la corrente alternata (AC) in corrente continua pulsante (DC).
Le aree di applicazione dei diodi sono le più svariate, tra cui:
- - ambienti generici nell'illuminazione;
- - telefonia cellulare;
- - dispositivi portatili;
- - alimentatori;
- - altre applicazioni di consumo.
I ponti e le loro aree di applicazioni
I ponti raddrizzatori sono costituiti da quattro diodi interconnessi fra loro in grado di realizzare una rettifica completa della corrente alternata e sono classificati in base alla corrente massima che possono raddrizzare e in base alla potenza massima della tensione applicabile.
Come per i diodi, anche le aree d’uso dei ponti sono svariate, i ponti sono quindi utili:
- - nei circuiti stampati;
- - nel settore automotive;
- - nell'illuminazione;
- - per i caricabatterie;
- - per gli elettrodomestici;
- - per le apparecchiature d'ufficio;
- - nelle applicazioni di telecomunicazione.